Si è parlato di restauro e conservazione al seminario Consolidare il legno tenutosi lo scorso 13 giugno a Moglia. L’evento, organizzato da Percorsi-legno, era rivolto ad un pubblico di tecnici e progettisti.
Ha aperto i lavori il Prof. Franco Laner, docente presso l’università IUAV di Venezia che ha illustrato le maggiori cause di deperimento delle strutture lignee nelle costruzioni. “Il principale problema del legno impiegato in edilizia è dato dalla deformazione, che per il 99% è causata all’acqua e all’umidità. Poi ci sono i danni strutturali, che possono dipendere dall’uso di un legname non adatto alla funzione in cui è stato impiegato. Tuttavia, il legno è buono con chi si accosta ad esso con umiltà e generalmente perdona errori di lieve entità nella progettazione grazie alle sua caratteristiche fisiche naturali. Certo, non si può pretendere di utilizzarlo contro natura, ignorandone le specifiche tecniche.”
L’intervento del dott. Angelo Giangiulio, responsabile pavimenti in legno per Mapei, si è concentrato sulla direttiva UNI 11371 del 2010 che stabilisce come realizzare correttamente un massetto. Si è soffermato, soprattutto sulle necessità che i moderni sistemi di raffrescamento e riscaldamento a pavimento impongono. “L’utilizzo del parquet abbinato al riscaldamento a pavimento non è sconsigliato, ma va calibrato dai progettisti calcolando con precisione la temperatura dell’acqua in circolo, lo spessore delle tavole da utilizzare e il tipo di posa”. Può dare invece problemi il raffrescamento a pavimento, in quanto soggetto a “punto di rugiada”, con conseguente formazione di piccole goccia sulla superficie. Il dott. Giangiulio ha poi illustrato le diverse modalità di realizzazione e le caratteristiche dei massetti cementizi e di quelli in anidrite, materiale molto diffuso soprattutto nel nord Europa.
Rita Cadorin, di Cadorin Group, ha spiegato in modo molto chiaro ed esaustivo le caratteristiche delle plance di parquet massiccio, a tre e a due strati. “Un listone di tre strati nelle ristrutturazioni permette di limare meno legno nobile superficiale, perché tutta lista rimane piana.”
Alfiero Bulgarelli si è soffermato sulla posa dei pavimenti in legno: “Una posa corretta, può contribuire a sanificare un ambiente poco salubre”. Bulgarelli ha mostrato la posa in due ambienti piuttosto difficili: nel primo caso si trattava di una chiesa, dove era richiesta la massima celerità di realizzazione, nel secondo caso una cantina afflitta da problemi di umidità. L’intero ambiente della chiesa è stato realizzato in sole due mattine, senza l’impiego di acqua e di procedimenti invasi. Al termine dei lavori è stato immediatamente calpestabile e utilizzabile dai fedeli.
Nel secondo caso, in una mattina l’opera è stata conclusa risanando un ambiente inficiato da una perenne umidità. A distanza di un anno dal lavoro, e dopo due allagamenti dovuti a violenti temporali, il pavimento è ancora perfettamente posato e non presenta difetti. “Ciò che rende speciale un pavimento è l’esperienza del costruttore e del posatore. Ci sono situazioni eccezionali che non consentono di realizzare un pavimento secondo canoni tradizionali. Noi siamo sempre disponibili a trovare soluzioni in condizioni fuori dalla norma.”
Il seminario si è concluso con l’intervento dell’Arch. Eddy Tiozzo che ha illustrato come intervenire nel restauro di solai e tetti in caso di adeguamenti alle nuove normative fisico-ambientali.
Il pubblico ha partecipato con interventi e domande interessate. Alfiero Bulgarelli ha invitato i presenti a presenziare ai prossimi appuntamenti di Bulgarelli 1921 che si terranno nel mese di settembre, quando verrà inaugurato anche il nuovo showroom L.I.F.E. di Mantova.
Sara Zammarini
Ufficio stampa Bulgarelli 1921
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