L’utilizzo del legno in abitazioni e luoghi di cura porta benefici effetti sulle persone e sull’ambiente. Dopo 3 anni di ricerche il progetto Wood2New ha reso noti i risultati di indagini e test condotti in sei Paesi europei. Bulgarelli 1921 vi propone alcuni estratti della relazione finale.
Il titolo del progetto era “Materiali legnosi competitivi e sistemi per moderne progettazioni di interni in legno“. Lo scopo era capire se davvero l’utilizzo del legno per strutture e accessori all’interno delle nostre case sia conveniente, inutile o addirittura nocivo. Gli stereotipi sul legno sono molti, ma alla luce delle nuove normative europee sull’ecosostenibilità e sul risparmio energetico era necessario dare un fondamento scientifico all’utilizzo del legno all’interno delle abitazioni.
Lo ha fatto l’Università di Aalto, in Finlandia, insieme ad Università e partner di sei Paesi europei: Finlandia, Svezia, Norvegia, Austria, Belgio, Regno Unito. Il risultato è stato un deciso assenso all’utilizzo del legno nelle abitazioni.
La valutazione del benessere in un’abitazione è piuttosto difficile, ma è indubbio che si basi su alcuni parametri misurabili, come la temperatura, l’umidità, la salubrità, e su elementi meno definibili come il design e la bellezza. Wood2new ha investigato sei differenti aspetti dell’utilizzo e della commercializzazione di materiali lignei:
- Strutture
- Superfici in legno
- Ambiente interno
- Percezione umana
- Spazi in legno
- Modelli per commercializzazione
Perchè scegliere il legno negli interni?
Temperatura e umidità sono caratteristiche centrali per il benessere umano all’interno delle abitazioni. Il legno ha naturalmente la proprietà di regolare temperatura e umidità, al contrario di quanto avviene, per esempio, con la ceramica o il cemento.
Quando il livello dell’umidità sale, il legno la assorbe dall’aria circostante, mentre, quando scende, la rilascia gradualmente nell’ambiente. Associato a questo effetto vi è un rilascio di calore: nella prima situazione il legno aumentare la sua temperatura superficiale. Viceversa, quando l’umidità viene ceduta, il legno assorbe calore. Questi processi, combinati con le altre proprietà termiche del legno, ne fanno un regolatore ‘termoigrometrico di massa”, che potrebbe aiutare nel miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici.
Dal gennaio 2021 l’Unione Europea ha previsto che tutti i nuovi edifici siano costruiti con standard energetici elevatissimi (NZEB). Nonostante le caratteristiche del legno ne facciano un materiale eccellente per questo scopo, in diversi progetti pilota il legno è stato poco utilizzato.
Colore, texture della superficie e temperatura superficiale sono le caratteristiche principali che influenzano la percezione umana. Wood2New ha cercato di riprodurre e misurare tali caratteristiche.
Legno = calore e comfort
In un test condotto in Austria, ad alcune persone bendate sono state fatte toccare con mani e piedi nudi diverse superfici. Davanti a loro sono state poste tavole di legno (pioppo, larice, rovere) con varie finiture: verniciate, oliate e grezze, con effetto levigato, spazzolato e piallato.Tra un legno e l’altro erano inserite lastre di ceramica, linoleum, marmo e laminato. Gli intervistati dovevano dare un voto da 1 a 5 alla temperatura (1=caldo, 5=freddo) e al comfort del materiale. Ogni superficie è stata presentata tre volte variandone la temperatura reale a 18 °, 23 ° e 28 °.
Le superfici in legno sono state giudicate mediamente più calde rispetto agli altri materiali. Ceramica e marmo, per esempio, anche a 28° talvolta erano definiti freddi. Il legno è stato definito più confortevole rispetto ad altri materiali, tranne quando è verniciato. La verniciatura snatura il carattere del legno: in diversi, soprattutto a basse temperature, hanno scambiato il legno verniciato per un materiale plastico.
Wood2New sembra dunque dimostrare che il comfort e il calore del legno non sono semplici stereotipi.
Fonte: www.wood2new.org